Il Coordinatore Turistico Locale – I parte

turismo

Chi è e a chi serve il Coordinatore Turistico Locale

Una figura innovativa nell’ambito del turismo esperienziale, una figura in grado di organizzare e gestire le grandi opportunità legate alle eccellenze italiane per vivere il territorio attraverso emozioni ed esperienze di qualità.
Andrea Succi
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Andrea Succi” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Territorial Marketing Manager per il Turismo Esperienziale e dell’Ospitalità ad approccio Partecipativo[/bsf-info-box]
Da oggi, diamo il via ad una serie di interessanti approfondimenti, nell’ambito della rubrica sul Turismo Esperienziale, dedicati alla figura del “Coordinatore Turistico Locale”.
Qual è il suo ruolo? A chi serve e in quali contesti opera questa figura innovativa?

Il nostro approfondimento riguardo questa nuova professionalità nell’ambito del turismo, si lega strettamente al Format GMT™ acronimo di Gruppo di Marketing Territoriale, che si pone l’obiettivo di attivare e coordinare gruppi di eccellenze scelte sul territorio per comporre programmi di turismo esperienziale. Un metodo di lavoro innovativo ideato da Andrea Succi e promosso attraverso il gruppo di lavoro [Fu]Turismo insieme ad altri partners e sostenitori, tra cui anche Alessandro De Ponti, founder di Turismo & Innovazione, che insieme ad Andrea condivide la filosofia dei gruppi di Marketing Territoriale e lavora attivamente in Valle Imagna per la costruzione della destinazione turistica, puntando in particolar modo sul turismo esperienziale, fulcro del nuovo modo di intendere il turismo oggi; vediamo insieme perché!

Alessandro De Ponti
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Alessandro De Ponti” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Coordinatore di progetti di marketing territoriale e ideatore di Turismo & Innovazione[/bsf-info-box]

“Non più solo luoghi da vedere”…

Oggi il “Turismo” ha assunto un significato ben più impegnativo rispetto a quello che identificava fino a qualche anno fa. Il turismo non è più quello tradizionale in cui il visitatore aveva un ruolo passivo, limitandosi a vedere e visitare una destinazione.

Oggi il turista vuol essere ospite accolto di una comunità e del suo territorio di cui ricerca il Genius Loci, nuovi “Paesaggi culturali” dove incontrare persone vere con le quali poter condividere un’esperienza, partecipando attivamente ed in prima persona alle attività locali, condividendo con i residenti momenti di vita quotidiana, andando a scavare nelle tradizioni, negli usi e nei costumi locali.
Genius Loci
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Turismo Esperienziale” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Laboratori di ceramica artigianale[/bsf-info-box]

Le MotivAzioni degli Ospiti 

Nella scelta di una destinazione, la domanda non è più solo “dove voglio andare?” ma “quale esperienza voglio vivere?”.

Oggi le persone sono alla ricerca di destinazioni interessanti che possano arricchire il loro vissuto, per questo attraverso il proprio brand, ogni territorio deve saper comunicare quale valore aggiunto può offrire ai suoi ospiti, quel qualcosa in più che lo rende unico e diverso dagli altri.

E’ necessario saper raccontare il proprio territorio attraverso una vera e propria narrazione, la storia di un luogo, le immagini, le atmosfere e le suggestioni che trasmette utilizzando sapientemente le attuali tecniche narrative dello storytelling turistico, ovvero la capacità di trasmettere l’identità e l’autenticità di un luogo coinvolgendo in prima persona gli ospiti, rendendoli partecipi di una comunità.
Eccellenze territorio
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Turismo Esperienziale” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Le ceramiche di Faenza – Argillà 2016
Photo Credit: Argillà Italia[/bsf-info-box]
In Italia sono moltissime le piccole realtà locali che stanno cercando, attraverso la riqualificazione del territorio di trasformarsi in vere e proprie destinazioni turistiche puntando sulla valorizzazione della propria identità locale e sulle eccellenze del territorio.

E’ il caso della Valle Imagna, piccola valle verde della bergamasca che è sempre rimasta un po’ nell’ombra ma che in realtà presenta moltissime potenzialità di sviluppo turistico locale e svariati vantaggi rispetto a valli vicine più estese e fino ad oggi più note al turismo per esempio la maggiore vivibilità e la presenza di verde quasi incontaminato.

Qui Alessandro De Ponti, attraverso la costruzione di una rete di operatori turistici ha lavorato per ridare una identità al territorio e rendere attrattivi questi luoghi. Con Ecoturismo Valle Imagna porta avanti  la valorizzazione e la promozione del territorio, attraverso azioni di comunicazione su internet, sui social network e con lo sviluppo di alcuni Welkome KIT su carta per l’accoglienza in loco.

Un esempio ne è il comune di Corna Imagna, località a circa 700 mt. slm in provincia di Bergamo immersa nel verde che, da anni ha avviato un importante lavoro di recupero e valorizzazione dell’immenso patrimonio immateriale e materiale  che conserva: antichi borghi, mulattiere e muretti in pietra, piccoli manufatti della tradizione popolare che sono disseminati un po’ ovunque sul territorio dell’alta Valle Imagna e caratterizzano questi luoghi rendendoli attrattivi e unici nel loro genere.

Questi luoghi, anche grazie a progetti provinciali e regionali come “Montagna Futuro” e gli “Stati Generali della Montagna”, stanno investendo tutte le loro risorse affinché il territorio continui a vivere e svilupparsi creando opportunità e meccanismi virtuosi per le comunità locali.

Turismo Esperienziale
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Sul Sentiero del Castagno a Corna Imagna” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Riscoperta e valorizzazione delle selve di castanili e della castagna in Valle Imagna
Photo Credit: Dimitri Salvi[/bsf-info-box]

La nuova economia delle relazioni

Secondo il report “The New Kinship Economy: from travel experiences to travel relationships”(fonte: Gruppo IHG) nel corso dei prossimi dieci anni i rapporti umani diventeranno una vera e propria moneta, una nuova “Economia delle relazioni” per la quale gli Ospiti/Viaggiatori si aspettano soprattutto di vivere un’esperienza che sia unica e rilevante. Il desiderio di interazione tra Ospiti e Territorio è in aumento, per cui possiamo nuovamente affermare “Non più solo luoghi da vedere… ma soprattutto cose da fare, esperienze da vivere a stretto contatto con le realtà locali”.

Una ricerca dell’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, stima che il mercato del Turismo Esperienziale è in forte espansione e nei prossimi 10 anni aumenterà del 57%.

La conferma di questa tendenza viene anche dai grandi player del turismo come Airbnb che stanno sempre più dando spazio ad un turismo local, più sociale e sostenibile; oltre 5000 su questa piattaforma le persone che propongono esperienze in loco e numerose ad oggi le proposte esperienziali.

Recentemente, abbiamo visto nascere una nuova piattaforma di homesharing con servizi simili a quelli di Airbnb ma regolati da principi e metodi ben diversi. Fairbnb è il nome della nuova piattaforma che intende offrire una alternativa che valorizzi le comunità ospitanti anteponendo le persone al profitto e che faciliti esperienze di viaggio autentiche e sostenibili.

Oggi numerose destinazioni turistiche risentono del turismo veicolato dalla rete che rende sempre più difficile per i locali continuare a vivere e lavorare nella propria comunità. Fairbnb intende minimizzare questi effetti negativi, favorendo un contatto diretto tra locatori e ospiti, attivando un vero interscambio culturale, i cui profitti saranno reinvestiti nelle comunità ospitanti, in progetti di sviluppo del territorio a favore del bene comune.

Per citare alcuni esempi, a Roma un gruppo di archeologi locali propone delle esperienze il cui ricavato viene reinvestito nel restauro di alcune opere; a Grottole un piccolo comune in provincia di Matera  si propongono soggiorni in castello il cui ricavato viene reinvestito a favore del territorio.

Fairbnb
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Fairbnb” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Il Turismo per lo sviluppo sostenibile del territorio[/bsf-info-box]

Incrementare le presenze tutto l’anno in modo strutturato

Oggi l’Italia è al primo posto come meta desiderata, al quinto come arrivi ed al sesto come spesa inbound e outgoing. Aumentare i flussi turistici è pertanto l’obiettivo di ogni territorio, meglio ancora se in modo uniforme durante l’arco dell’anno, considerando le numerose aree interne dei borghi minori di un’Italia rurale e che “non ti aspetti”.

Una missione difficile, che non può certo essere portata al successo da singole strutture ricettive presenti sul territorio. Un obiettivo così importante necessita del supporto e dell’impegno di tutta la comunità locale che deve essere in grado di valorizzare e rendere produttiva la variegata ricchezza di esperienze da  vivere in quel territorio affinché sia più competitivo rispetto ad altri. Per questo motivo sono le relazioni e il lavoro per costruirle da considerare come il vero VALORE, come una nuova valuta. Se un territorio non mette in gioco queste capacità umane e relazionali è destinato a restare in una situazione di abbandono e degrado, comunità locali poco coese e conflittuali, non possono certo immaginarsi competitive ed attraenti nel prossimo futuro. La risposta a questa esigenza è senz’altro quella di “formare” e attivare comunità ospitanti che siano autenticamente accoglienti, veri e propri Gruppi di Marketing Territoriale motivati ad instaurare relazioni all’interno del  proprio territorio per essere attraenti e, al contempo, anche attrattivi.

Il Borgo di Rocca di Landi
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”L’Italia che non ti aspetti” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Il Borgo di Rocca di Landi a Bardi in Emila Romagna
Photo Credit: Wikipedia[/bsf-info-box]

Il Coordinatore Turistico Locale

Tecnicamente, il Coordinatore Turistico Locale è colui che si occupa dell’Incoming di Turismo Esperienziale e crea le migliori condizioni per aumentare i flussi turistici verso il proprio territorio.

Riveste un ruolo di coordinamento all’interno delle comunità territoriali locali, gestendo un gruppo di  professionalità con diverse competenze e capacità che lui stesso aggrega; si tratta di un ruolo molto importante e strategico perché coordina e guida lo svolgimento delle diverse attività necessarie per la creazione e la promozione di prodotti turistici esperienziali.

Un ruolo determinante, in particolar modo per il rilancio di quei luoghi d’Italia tanto meravigliosi quanto dimenticati, luoghi non ancora inseriti nei circuiti turistici più noti ma ricchi di potenzialità ed eccellenze che possono ancora essere rilanciati e dare una speranza alle comunità che le abitano di costruire nuove motivazioni per restare e investire su un nuovo Fu-Turismo.

I principali destinatari delle attività che può svolgere il Coordinatore Turistico Locale  pertanto sono le piccole destinazioni, le aree montane e rurali, i piccoli borghi e tutti quei territori con una bassa densità di popolazione ma ricche di tutte quelle piccole attrattive che tutte insieme compongono quella macro destinazione che noi chiamiamo “L’Italia che non ti aspetti”.
Coordinatore Turistico Locale
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Coordinatore Turistico Locale” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Il progetto di Wonder Grottole per salvare il borgo, grazie all’iniziativa del cittadino temporaneo
Photo Credit: NSS Magazine[/bsf-info-box]
Alle attrattive naturali e culturali vanno affiancati tutti quei patrimoni immateriali di cui l’Italia è piena, legati al “saper fare”

come l’arte dell’ impagliatura dei cesti, la costruzione dei muretti a secco, la falconeria, l’arte dei pizzaioli napoletani e tutte quelle professioni legate alla tradizione artigianale italiana che non è affatto destinata a scomparire: infatti nei prossimi anni aumenteranno le richieste di professionalità basate su competenze umane che le macchine non possono rimpiazzare: manualità, ingegno e creatività.

Così i lavori basati sul “saper fare con le mani” saranno tra le professioni più ricercate del prossimo decennio,

soprattutto in Italia che tra i paesi industrializzati gode di un posto “privilegiato” perché vanta la più celebrata tradizione della “bottega artigiana” e l’eccellenza della sua produzione manuale è riconosciuta a livello mondiale: liuteria, sartoria, vetreria, oreficeria, prodotti agroalimentari, biciclette, componentistica.

A questo è necessario integrare le competenze legate alle professionisti digitali, fondamentali per poter dare al marketing territoriale visibilità e concretezza verso il target di utenza prescelto, grazie al social media management, al video making, al content design e al digital marketing.

Coordinatore Turistico Locale
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Coordinatore Turistico Locale” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]A Faenza, alcuni Ospiti Russi durante Emozioni Ceramiche, programma esperienziale realizzato dal Coordinatore Turistico Locale Andrea Succi[/bsf-info-box]
E’ a fronte di questa esigenza di rilancio e valorizzazione di numerosi territori che nasce l’opportunità di formare delle professionalità dedicate, in grado di individuare le eccellenze di ogni territorio, confezionare programmi turistici emozionanti, coordinare Gruppi di Operatori Locali, sviluppare relazioni per promuoverli  su canali diretti e con i Tour Operator e interagire ove possibile, con gli Amministratori locali.

Si tratta di un lavoro complesso e articolato che viene svolto attraverso il gruppo di marketing territoriale, detto appunto GMT, grazie al quale ogni territorio può  porre le basi per sviluppare un piano di marketing territoriale efficace, con il supporto di un team locale di professionisti, guidato e supportato appunto dal Coordinatore Turistico Locale, in grado di portare avanti in modo permanente le attività di turismo esperienziale.

La figura del Coordinatore Turistico Locale ha una funzione strategica e determinante per lo sviluppo del territorio,

per questo deve necessariamente rispecchiare precise caratteristiche personali, capacità relazionali e specifiche competenze professionali. Nei prossimi articoli affronteremo proprio queste tematiche che andranno a completare il quadro che illustra questa professione.

Ci preme sottolineare il fatto che, tutte le indicazioni, i consigli e le best practice che vi indicheremo, sono il frutto di esperienze concrete sul campo, di cui vi racconteremo nel dettaglio con approfondimenti dedicati, anticipandovi in questa rubrica alcune testimonianze di progetti già avviati e portati avanti con successo dai gruppi di marketing territoriale secondo le modalità di lavoro del GMT™.

Coordinatore Turistico Locale
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Coordinatore Turistico Locale” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Archeologia, prodotti tipici e visite guidate alle ville romane di Almese e Caselette
Photo Credit: La Stampa Torino [/bsf-info-box]
Il turismo è un lavoro di squadra

Per questo l’articolo che avete appena letto è stato scritto dopo un approfondito confronto tra esperienze sul campo di persone diverse e con il contributo di “esperti in materia” come Andrea Succi che ringraziamo molto per i contributi che ci ha voluto condividere con il nostro gruppo e con chi ci legge. Un ringraziamento anche a chi ha partecipato al confronto di idee da cui è nata la traccia di questo articolo che è il primo di una serie di articoli dedicati al turismo esperienziale e al marketing territoriale dove approfondiremo l’argomento con esperienze sul campo e metodi di lavoro già testati.

Coordinamento editoriale: Alessandro De Ponti

L’esperto: Andrea Succi
Copywriting: Stefania Sebino
Brain Storming: Giancarlo dell’Orco, Giampaolo Vairo

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