I micro Influencer, chi sono e perché sono utili nel marketing turistico territoriale

turismo

Nuovi scenari nel marketing turistico territoriale

C’è ormai un nutrito gruppo di persone che gira l’Italia, alla scoperta di luoghi più o meno conosciuti e lo fa con l’occhio vigile di chi vuole conoscere il meglio delle località che visita, senza essere troppo condizionato da sponsorship.

E’ proprio attraverso questo ben nutrito gruppo di persone che potrebbero passare parte delle politiche di marketing di destinazione nei prossimi anni; per questo motivo ritengo non solo interessante, ma indispensabile, cominciare a parlare di un argomento che potrà avere dei risvolti socio economico non trascurabili. Comprendere l’importanza e l’utilità di questo esercito di persone, può portare dei vantaggi non solo alle strategie di marketing territoriale, argomento che approfondiremo in questo articolo, ma può anche creare opportunità di lavoro per molte persone che oggi portano avanti questo tipo di attività nel tempo libero o come arrotondamento al lavoro principale.

Già, perché il turismo, ha tutte le carte in regola per diventare il traino di uno sviluppo economico che può far crescere anche l’indotto, sostanzialmente lavorando su quanto c’è già in Italia, ovvero un enorme patrimonio artistico, culturale e paesaggistico tutt’ora sfruttato in minima parte.
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Sono i nuovi protagonisti del marketing turistico territoriale, i micro influencer rappresentano un’alternativa di nicchia ai top influencer, forti sicuramente per la loro popolarità, ma generalisti e con una capacità di penetrazione inferiore in termini percentuali.

I micro influencer rappresentano oggi un fenomeno in forte ascesa, in particolare per promuovere mete turistiche, destinazioni e strutture ricettive, proprio perché sono figure di nicchia, fortemente specializzate e motivate, in grado di generare contenuti virali, rivolgendosi ad un pubblico che li sceglie per la qualità e la genuinità dei loro contenuti.

Il successo di queste nuove figure, che si distinguono in base al bacino di utenza cui si rivolgono, è dato proprio dalla loro capacità di raccontare in modo autentico un prodotto o un’esperienza, di verticalizzare e fidelizzare il rapporto con il proprio pubblico, di generare importanti risultati di interazione rispetto ai grandi influencer.

I micro influencer sono blogger o profili social verticali che possono avere dai 10 mila fino ai 100 mila follower. Dagli Stati Uniti, l’ultima tendenza che si sta affermando anche in Europa è quella dei nano influencer che vede il coinvolgimento di utenti con profili seguiti da un minimo di 1.000 fino ad arrivare ad un massimo di 10.000 seguaci.

All’interno di questa categorizzazione si inseriscono anche i local influencer, ovvero travel blogger che operano in un’area geografica molto specifica e hanno un grande seguito al suo interno, identificandosi come un punto di riferimento nel proprio territorio.
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Tutte queste figure, si collocano nel panorama delle strategie di marketing in assoluto più efficaci e innovative utilizzate oggi; stiamo parlando dell’Influencer Marketing, strategia in grado di vincere la più importante delle sfide, ovvero quella di fidelizzare i follower grazie al forte legame di fiducia ed al coinvolgimento emotivo che si instaura tra l’influencer ed il suo pubblico.

L’influencer marketing è una delle strategie di marketing più performanti di cui si serve il settore turistico, per il quale pare ormai indispensabile stabilire collaborazioni con coloro che si definiscono “travel influencer”; oggi le figure meglio adatte e preparate per raccontare destinazioni e territori, veri esperti di storytelling turistico, una modalità di marketing molto utilizzata nel settore, che consente di arrivare al turista nel modo più empatico e diretto, raccontandogli con uno stile narrativo coinvolgente la storia della sua esperienza di viaggio.

Attraverso lo storytelling, qualunque messaggio viene percepito in modo più autentico ed emozionale, e risulta di gran lunga più credibile e persuasivo rispetto a qualunque altra azione pubblicitaria.
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Il potere dei micro influencer non si basa tanto sul possedere una grande notorietà, bensì sul riuscire a guadagnarsi una buona credibilità in una nicchia specifica di pubblico, per fare ciò, lavorano sulla valorizzazione di engagement e trust, costruendo relazioni solide e durature all’interno di una cerchia di affezionati che riconoscono in loro personalità affidabili e preparate su uno specifico argomento.

I micro influencer sono molto vicini al loro pubblico e ne hanno grande considerazione; percepiti come parte integrante della loro community, sono in grado di stabilire una forte connessione tra brand e utenti.

Utilizzano i canali social principalmente per condividere le proprie passioni, e lo fanno in modo quasi “disinteressato”, in primo luogo,  perché per primi credono nel prodotto di cui parlano e desiderano condividerlo con i follower, ciò gli permette di essere più credibili agli occhi della community che gli si affida proprio per la genuinità dei loro messaggi.

Quindi, non sempre essere famosi significa avere la capacità di essere influenti!

I top influencer spesso vengono ingaggiati da un brand solo per il loro potere di raggiungere un gran numero di potenziali clienti ma ciò non ci dà garanzia sulla sua capacità di coinvolgerli e di essere autentici o ancor meglio di risultare sinceri ai loro occhi, soprattutto se non assumono anche un aspetto critico rispetto al prodotto che promuovono ma si limitano ad elencarne pregi e vantaggi.

Le persone seguono i micro influencer perché parlano con competenza e cognizione di causa, hanno capacità critiche e le dimostrano attraverso gli articoli del blog o sui canali social, quindi non si tratta di una fama calata dall’alto, ma guadagnata giorno per giorno, dimostrata dalla realtà dei fatti.

Tra i social  network più utilizzati dagli influencer, Instagram e YouTube sono i canali oggi più trainanti e particolarmente adatti al tema turismo, ma anche Facebook e Twitter se usati con una strategia adeguata, hanno una loro utenza tutt’altro che trascurabile. A conferma della validità delle strategie di influencer marketing e di come possano aumentare la visibilità e il posizionamento in rete, si è osservato come in media, un post condiviso da un influencer produca ben il 30% in più di condivisioni sui social, e questo dato lievita in modo significativo quando la condivisione del post viene allargata a 2 o più influencer.

Parlando di micro influencer, si è osservato inoltre come, la qualità dei contenuti pubblicati sviluppi proporzionalmente più interazioni e quindi maggiori risultati in termini di visibilità ed engagement, rispetto ad un top influencer con milioni di follower. In sostanza più alto è in numero di followers e minore risulta la relazione tra influencer e audience.

Oggi la tendenza del “nuovo marketing” si basa sulle persone e sulle relazioni e vede emergere figure che fanno la differenza in termini di competenza, reale penetrazione e fidelizzazione del proprio pubblico.

Saranno gli anni del riscatto delle persone comuni, come afferma Andy Warhol in una sua frase…
“in futuro tutti saranno famosi per 15 minuti”

L’influencer marketing rappresenta oggi un’opportunità reale alla portata di tutti!

Con la diffusione dei social, quello che una volta era semplicemente il passaparola, si impone oggi come un’importante opportunità di lavoro e di marketing che sfrutta la capacità di persuasione e di generare un passaparola strategico in grado di incidere in modo significativo sulla visibilità di un brand.

Coordinamento editoriale: Alessandro De Ponti
Copywriting: Stefania Sebino

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